Nel corso degli anni le definizioni attribuite alla resilienza in ambito psicologico sono state differenti. È possibile descrivere la resilienza come la capacità umana di affrontare con successo un evento stressante e traumatico che suscita sentimenti negativi e provoca sofferenze.

In altre parole, la resilienza psicologica può definirsi come la capacità di affrontare, resistere e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente negativi.

In questo articolo analizzeremo il significato di resilienza per comprendere come metterla in pratica nella vita e diventare persone resilienti. Vedremo, inoltre, il concetto di resistenza, opposto a quello di resistenza, e scopriremo come evitarlo.

Resilienza: significato e caratteristiche

La resilienza è la capacità di risollevarsi dalle difficoltà e di rimettersi in piedi a seguito di una brutta caduta. La resilienza permette di affrontare in modo positivo le avversità, evitando che le difficoltà ci modifichino negativamente e restando nel contempo aperti alle opportunità che la vita ci offre.

A tutti noi piacerebbe vivere senza problemi e difficoltà ma come sappiamo bene non è questa la realtà. Essere resilienti è quindi l’unico modo per riuscire a vivere la vita al massimo senza preoccuparsi costantemente e senza soccombere dinanzi alle complicazioni.

La resilienza di un individuo è influenzata da diversi fattori, individuali, sociali e relazionali e il suo emergere può essere affiancato dalla resistenza, altra modalità di rispondere agli eventi negativi.

Che cos’è la resistenza?

La resistenza è la capacità di sostenere un determinato sforzo il più a lungo possibile, contrastando la fatica fisica e mentale. Si tratta di un atteggiamento passivo e prevede il restare immobili davanti alle situazioni sfavorevoli, semplicemente irrigidendosi e tenendo duro, magari in attesa di tempi migliori.

Il concetto fondamentale espresso da questa parola è quello di opporsi a una spinta o a una forza respingendola senza retrocedere. Si tratta quindi di stoica immobilità, di forza intrinseca da usare contro le avversità che vogliono farci spostare dal nostro cammino o retrocedere.

In senso negativo resistenza potrebbe anche significare non evolversi, non cambiare ma rimanere sempre fedeli alle proprie idee e convinzioni passivamente.

Cosa scegliere: resilienza o resistenza?

Pietro Trabucchi, psicologo che da decenni si occupa di resilienza, motivazione e gestione dello stress, afferma: “Se impegno e motivazione mettono in grado di raggiungere risultati straordinari, diabolico è sprecare questa opportunità. Diabolico è rimanere immobili, mettersi ad aspettare che la motivazione arrivi dall’esterno, non sfruttare tutte le risorse di cui gli esseri umani sono dotati”.

Si può comprendere dunque quanto essere resilienti sia rilevante nella vita e quando, al contrario, restare immobili dinanzi agli ostacoli possa danneggiare la propria serenità. La resistenza è silenziosa, ferma e ostinata sulla propria posizione, là dove la resilienza è flessibile, adattabile e fantasiosa.

La resilienza è quindi un passo in più della resistenza: mentre la resistenza è capacità di resistere intatti e immutati ad eventi esterni potenzialmente traumatici, la resistenza permette di fronteggiare l’evento attraverso la trasformazione e il ripristino di ciò che era prima, il che significa andare avanti ricostruendo la propria vita e trovando le risorse necessarie per affrontarla.

Perché è difficile mettere in pratica la resilienza

Il nostro comportamento davanti alle difficoltà è spesso quello di inserire il pilota automatico e anziché scegliere attivamente come comportarci ci irrigidiamo, con l’idea che più “diventiamo duri” e meglio possiamo resistere alla situazione drammatica.

Questo atteggiamento lo abbiamo ereditato: sin da piccoli ci è stato ripetuto costantemente “tieni duro, non mollare!”, da quello che il nostro allenatore, insegnante o parente per motivarci e spronarci.

In questa frase non c’è nulla di sbagliato ma molto dipende dal contesto in cui la utilizziamo e purtroppo la nostra mente inconscia non distingue se è il momento giusto per usarla oppure no.

La trappola che affossa la nostra resilienza

Lo schema di pensiero di resistere, di fare i duri, di non mollare è molto utile e diventa praticamente necessario per esempio durante un esame o una competizione. Se durante una gara, infatti, usiamo questo “mantra motivazionale” esso ci aiuterà a mettercela tutta e a reggere meglio lo sforzo.

Al contrario, in altre situazioni come davanti alle avversità, se siamo convinti che per resistere e andare avanti bisogna essere duri, quello che potrebbe succedere è di irrigidirci e di auto crearci le condizioni per “spezzarci”.

Come sarebbero invece le cose se davanti alle difficoltà della vita anziché essere duri e fragili fossimo duttili?

Metaforicamente possiamo pensare all’esempio di un metallo che attraversa “la difficoltà” del fuoco per essere trasformato e modellato senza rompersi, plasmandosi e prendendo una nuova forma. Oppure al caffè che sprigiona il suo aroma attraversando l’acqua bollente, diventando una bevanda gustosa, la cui bontà è molto più dell’acqua e della polvere del caffè.

Allena la tua resilienza

La resilienza è un’abilità umana e pertanto può essere imparata, aumentata e allenata, indipendentemente dalle proprie doti di nascita.

La resilienza, come avrete notato nel corso dell’articolo, è stata definita una capacità di mente e corpo. Purtroppo in occidente abbiamo vissuto molti anni con la falsa credenza che corpo e mente fossero separati, ma oggi sappiamo che non è così.

I pensieri influenzano naturalmente il funzionamento del corpo e così facendo le persone resilienti possono utilizzare lo stato di benessere corporeo per sostenere la propria motivazione (e viceversa). Lo sport è pieno di esempi a riguardo!

Consigli pratici per mettere in pratica la resilienza

Per completare la nostra guida completa all’insegna della scoperta della resilienza ti propongo una serie di consigli pratici per attuare quello che hai scoperto leggendo questo articolo:

1. Accettazione
   Davanti all’evento o situazione negativa accetta la situazione e decidi consapevolmente come reagire alla circostanza. Vuoi essere rigida oppure duttile?
2. Abbasso il pessimismo
   Evita di cadere nella trappola del pessimismo. Ricorda che la situazione non durerà per sempre e che non sei destinata al male. A tal proposito, sei certa che le cose ti stanno andando male in tutti gli ambiti della tua vita? Scova per bene e prendi consapevolezza degli aspetti positivi della tua esistenza;
3. Motivati
   Stila personalmente un elenco di cosa ti motiva a superare le difficoltà. Non siamo tutti uguali e reagiamo in maniera diversa dinanzi agli ostacoli. Ricordarsi quali sono i modi più efficaci di reagire alle avversità può aiutarci nei momenti di offuscamento.
4. Chiedi aiuto
   Fai un elenco di quali risorse, strumenti e capacità, ti servono per superare l’ostacolo. Per esempio potrebbe aiutarti possedere più autostima, gestire meglio le emozioni, ricevere aiuto, acquisire nuove conoscenze, essere più abili nella risoluzione dei conflitti, avere più flessibilità, allargare le proprie prospettive;
5. Passa all’azione
   E’ arrivato il momento di agire, mettiti in moto per ottenere ciò che hai scritto nella lista e inizia a utilizzarlo. Noterai cambiamenti positivi a vista d’occhio;
6. Ispirati
   Trarre ispirazione da altri e comprendere come ha fatto chi ci è già passato è sempre molto utile. Puoi analizzare la strategia che è stata utilizzata e procedere sulla stessa strada. Ispira te stessa: se puoi ricordare il modo in cui altre volte hai attraversato sfide importanti, lo puoi certamente rifare.

Resilienza: come il coaching ti può aiutare 

Il coaching è una tecnica che aiuta una persona o un gruppo di persone (detti coachee) ad acquisire maggiore consapevolezza di sé grazie ad un aiuto esterno (detto coach), che stimola una continua ridiscussione delle abitudini e punta a migliorare lo stile di vita delle persone.

Il coaching può trovare applicazione anche nell’ambito della resilienza: grazie al coaching imparerai a riconoscere la resilienza e a coltivarla dentro di te per poi farla emergere.

MIEI PERCORSI TI AIUTANO:

• a risolvere diversi tipi di problemi;
• a migliorare la tua autostima;
• a smettere di criticarti e sminuirti;
• a usare la capacità creativa dei pensieri;
• cambiare le credenze limitanti;
• raggiungere i tuoi obiettivi personali e lavorativi;
• migliorare la tua vita, ma soprattutto ad apprendere conoscenze e strumenti che ti permettono in futuro di affrontare sempre meglio le difficoltà che la vita ti pone.

In sintesi, il life coaching ti consente di ottenere un miglioramento personale in termini di resilienza per poter vivere serenamente sfidando attivamente le difficoltà che la vita ti pone.

Se hai trovato qualche idea interessante e vuoi chiedermi altro, sarò felice di risponderti nei commenti. Mentre attendi una mia risposta, che non tarderà ad arrivare, puoi curiosare scoprendo cosa posso fare per te e leggendo cosa dice chi ha già fatto un percorso di motivazione o crescita personale con me. Non lasciarti scappare questa occasione! 

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